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Macchia Mediterranea
Associazione vegetale tipica della fascia litoranea del Mediterraneo, costituita da piante forestali sempreverdi (pino marittimo, cipresso, leccio, sughero, ecc.) alle quali si associano, con carattere di prevalenza, piante arbustive sempreverdi (lentisco, alloro, mirto, corbezzolo, olivastro, oleandro, ecc.). Tali formazioni non sono sottoposte a regolari tagli per la produzione di legname.
Maestrale
La genesi di questo vento si ha quando correnti di aria polare o artica irrompono nel Mediterraneo occidentale dalle coste della Provenza. In queste circostanze le masse d`aria provenienti da Nord, scavalcano il Massiccio Centrale francese ed i Pirenei, incanalandosi poi lungo la valle del Rodano, dove vengono molto accelerate dalla rapida discesa sui versanti sottovento. Nella maggior parte dei casi, questa accelerazione consente ai venti di Mistral di giungere ancora irruenti fino alle coste di Corsica e Sardegna. Il Maestrale nasce come vento "freddo" e ricco di umidita`, che acquisisce sui mari del Nord; nello scontro con gli ostacoli orografici Francesi, perde molto vapore acqueo, come Stau sopra vento, per poi arrivare sul Mediterraneo come vento relativamente secco. E` uno dei venti piu` intensi e rafficosi che interessano i bacini della nostra penisola. Il suo nome italiano deriva da Mistral, un vento che ha origine nel Sud della Francia. La caratteristica essenziale che un vento deve possedere per essere chiamato Maestrale, e` la sua direzione di provenienza.
Marchio Collettivo
Rappresenta l'elemento che serve a garantire l'origine, la materia o la qualita' di un prodotto in applicazione di un regolamento che prevede la modalita' di uso del marchio, l'effettuazione di controlli e le sanzioni.
Marchio individuale
Distingue ciascun imprenditore
Massa d`aria
Grande volume di aria, che si estende in orizzontale per piu` di 500 km e ha uno spessore di almeno 1 km
Moto convettivo
L`aria si muove perche` la superficie terrestre viene riscaldata in modo diseguale. Al variare della temperatura, varia la densita` dell`aria e quindi la pressione atmosferica, si formano quindi delle forze che tendono a ripristinare l`equilibrio barico, mettendo in moto l`aria. Come nella realta` cio` avvenga e` piuttosto complesso, perche` molte sono le variabili che entrano in gioco, ma in termini ideali la cosa e` piuttosto semplice. Prendendo a prestito il classico esempio della pentola d`acqua posta su un fornello, avremo che l`acqua immediatamente sopra la fonte di calore si riscalda e dilatandosi diviene piu` leggera e si porta verso l`alto, determinando una parziale diminuzione di pressione sul fondo della colonna centrale e un aumento di pressione in superficie. Si e`, in tal modo, creata una disomogeneita` barica tra la colonna centrale, sopra il fornello, e le pareti laterali (fredde), nascono così delle forze che tendono a ripristinare l`equilibrio alterato, mettendo in moto l`acqua: dal centro verso le pareti, in superficie, e dalle pareti verso il centro, sul fondo. Avremo cosi`, quella che, in termini tecnici, assume il nome di cella convettiva.