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CITES - le specie protette: La convenzione di Washington

La convenzione di Washington

La Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, indicata in sigla CITES in base alle iniziali della denominazione inglese (Convention on International Trade in Endangered Species of wild fauna and flora), è un accordo internazionale tra Stati che ha come obiettivo principale la regolamentazione del commercio di piante ed animali protette.

Venne approvata a Washington il 3 marzo 1973 e divenne operativa il 1 luglio 1975 dopo l'adesione al trattato delle prime 10 nazioni: Cile, Cipro, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Nigeria, Svezia, Svizzera, Tunisia, Uruguay e USA.

foto di scimmia

Il commercio costituisce una delle cause principali della riduzione in natura di molte specie animali e vegetali, se realizzato in modo non sostenibile. Una equilibrata e ragionevole utilizzazione delle specie animali e vegetali favorisce invece la tutela delle risorse naturali, in quanto le popolazioni locali, spesso in grave stato di povertà, possono ricevere utili profitti che in parte possono essere reinvestiti negli stessi programmi di conservazione.

I metodi per utilizzare le specie animali e vegetali senza procurare decremento delle loro popolazioni selvatiche sono diversi e tutti validi, attraverso il controllo rigoroso della caccia e del prelievo dalla natura di esemplari selvatici, con l'allevamento in cattività delle specie animali, con l'uso di tecniche di prelievo moderne che evitino l'abbattimento di un animale per ricavarne le parti valide commercialmente.

Il Governo elvetico svolge la funzione di depositario della Convenzione ed ospita, con una unità operativa, il Segretariato Generale. Ogni Stato, all'atto del deposito dello strumento di adesione deve designare le proprie Autorità amministrative e scientifiche per controllare e regolamentare il commercio delle specie animali e vegetali.

Testo in inglese della convenzione di Washington